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Un tocco di stile, fra moda, design e arredamento per la casa

Un tocco di stile, fra moda, design e arredamento per la casa

NOVA / ilSole24ORE (21/12/2015)
In cerca di idee
di Gabriele Caramellino

In questo periodo, l’arredamento nelle case degli italiani cambia un po’: appaiono, infatti, l’albero di Natale e il presepe, con le varie “suppellettili” tipiche del periodo natalizio.

L’Italia ha una importante tradizione nel design degli oggetti per la casa, e nel settore degli accessori per l’arredamento casalingo non mancano le proposte, come ad esempio quelle di Lovli, startup italiana centrata sull’e-commerce di oggettistica per la casa. Naturalmente, ci sono anche oggetti che si possono indossare sia in ambienti interni sia all’esterno, come i gioielli: in tal senso, Amusingold.com è un interessante mix di web magazine e piattaforma online per giovani e talentuosi designers italiani nel settore della gioielleria.

Un esempio di connessione tra moda, design e audiovisivi è questo lavoro di Leonardoworx (artista gestito dalla società Machas, guidata da Valentina Guarneri e Rita Comi, sede a Londra) per il lancio delle recenti creazioni della fashion designer italiana Elena Ghisellini.

A livello internazionale, inoltre, è ormai completata la fusione tra il sito di design Pamono.com e L’Arcobaleno.com (la piattaforma di e-commerce e ricerca sul design creata nel 2013 dall’esperta di design Ambra Medda): nel nuovo sito, confluiscono dunque sia le proposte di design contemporaneo sia quelle di vintage design, con possibilità di acquisto online.

E c’è anche un interessante progetto di cooperativa di imprenditoria sociale: ManukaFashion, realtà fondata a Roma dalle trentenni Manuela Bucciarelli, Lisa Giovannitti e Valentina Conti con l’idea di realizzare e commercializzare prodotti tessili nati dall’unione di design italiano e africano. In particolare, vengono promossi la formazione e il lavoro di sarti africani venuti a vivere in Italia e di sarti africani in Africa, con l’obiettivo di creare una economia sostenibile in cui ci sia una giusta remunerazione per tutti i soggetti coinvolti nella filiera produttiva. Le tre co-fondatrici conoscono bene questi mondi – avendo viaggiato spesso in Africa e avendo conseguito un master in Economia dello sviluppo e della cooperazione internazionale (all’Università Tor Vergata di Roma) – e sono giunte alla consapevolezza di poter passare da una cooperazione assistenzialista a una cooperazione rivolta all’imprenditorialità.

Creatività e imprenditorialità: un connubio importante per il presente e per il futuro.

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